Il 15 agosto 2017 siamo partiti per gli USA!
Per me e mia sorella è stata la prima volta che abbiamo deciso di inseguire un’eclisse totale di Sole e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima.
Iscritte all’Associazione Astrofili Bolognesi dal 2008, è anche il primo viaggio che intraprendiamo con il gruppo.
I preparativi per l’Eclisse sono stati importanti, sia per la sistemazione ad hoc degli strumenti nel bagaglio, sia per capire come poter osservare e fotografare al meglio (e con “sangue freddo”), i momenti cruciali della totalità!
Il viaggio organizzato dall’Associazione Astrofili Bolognesi in collaborazione con Toa, prevedeva interessantissime tappe pre e post eclisse che ci hanno portato alle origini della musica jazz a New Orleans, dove siamo stati tre giorni.
Dal mitico French Quarter, centro storico della città, al battello a vapore sul Mississippi River, la musica ci ha accompagnato alla scoperta di questa bellissima città della Luisiana che sembra ormai aver dimenticato la tragedia dell’uragano Katrina del 2005 che l’aveva mezza distrutta.
Non è mancata la visita ad uno dei cimiteri storici di New Orleans dove ancora oggi si nascondono segreti che non vogliono essere svelati.
Una città che si è rivelata molto diversa dalle altre metropoli americane, ritmi lenti tipici degli Stati del Sud.
Memphis
Greaceland, Nashville e Asheville
Nel pomeriggio abbiamo proseguito il viaggio verso un’altra città, patria del Country Blues e del Pop Americano, Nashville.
Raggiungiamo la città in serata e ci dirigiamo subito verso il centro pieno di vita e di musica.
Il giorno seguente, visita al Rayman Auditorium, conosciuto in tutto il mondo come “La Chiesa Madre della musica country”, che è una delle vere icone di Nashville.
Il teatro ha ospitato i grandi della musica, e tutt’oggi non mancano spettacoli e concerti di artisti di ogni genere, country e non solo.
Dopo aver visitato anche il Country Music Hall of Fame Museum, ci siamo diretti verso Asheville, nei pressi delle Smoky Mountain in Carolina del Nord, tappa di passaggio necessaria per poterci avvicinare il più possibile alla zona di osservazione dell’eclisse la mattina seguente.
21 agosto 2017, il giorno dell’eclisse
Alle prime luci dell’alba ci dirigiamo verso il PARI (Pisgah Astronomical Research Institute). Appena arrivati siamo stati accolti e accompagnati in visita al Centro di Ricerca dove una conferenza intratteneva i vari ospiti nell’attesa del primo contatto. A disposizione dei visitatori una navetta ci ha portato in cima ad una collina dove erano collocati i radio telescopi del Centro e lì abbiamo trovato una zona a noi riservata dove poter allestire gli strumenti personali e attendere la totalità. Anche una troup televisiva locale era presente ed incuriosita dal nostro gruppo, tanto che ci ha voluto dedicare un servizio intervistando uno dei nostri soci. Man mano che le ore passano l’emozione inizia a farsi sentire, ma anche l’ansia per degli enormi nuvoloni che si stanno avvicinano a noi. Purtroppo proprio nel momento della totalità non c’è stato verso di vedere un pezzetto di cielo limpido, ma la notte è sopraggiunta e il cielo si è oscurato, tutto silenzio e buio.
1 minuto e 44 secondi dopo è tornata la luce e qualche nuvola si è diradata permettendoci di fare anche qualche scatto nella fase di uscita dalla totalità. Magra consolazione.
Smithsonian Institution National Air and Space Museum
Il nostro viaggio è poi proseguito fino a tarda notte verso Roanoke Rapids in Carolina del Nord.
Il giorno seguente, dopo una rapida visita allo Smithsonian Institution National Air and Space Museum, a Chantilly in Virginia dove è “parcheggiato” lo Space Shuttle Discovery e la più ampia raccolta di aerei e astronavi storiche al mondo tra cui anche l’Enola Gay, raggiungiamo Washington D.C. e in serata, Tony Spadafora, guida turistica locale, ci accompagna in un tour notturno davvero suggestivo dal Vietnam Veterans Memorial al Lincoln Memorial.
Washington D.C.
Restiamo a Washington D.C. per tutto il giorno successivo visitando Arlington National Cemetery, il Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d’America
la Casa Bianca, il Campidoglio, lo Smithsonian Air and Space Museum di Washington e alcuni musei gratuiti come la National Gallery (un po’ di corsa) e il Museum of Natural History. Al tramonto però, raggiugiamo parte del nostro gruppo per non perderci l’imponente vista dell’obelisco e del Jefferson Memorial al tramonto.
Philadelphia
L’indomani mattina lasciamo la Capitale e ci dirigiamo verso New York. Lungo il percorso piccolo fuori programma con tappa a Philadelphia e visita alla Liberty Bell simbolo di indipendenza e libertà durante la Rivoluzione Americana.
Non poteva poi mancare la “corsa” sulla scalinata di Rocky al Philadelphia Museum of Art famoso nel mondo per i film della saga Rocky Balboa oltre che per le sue collezioni d’arte.
New York
Nel pomeriggio raggiungiamo il nostro ultimo hotel a New York vicino alla zona di del World Trade Center (ex Ground Zero dopo gli attentati dell’11 settembre 2001).
Sembra di esser entrati nella “città dei film”; ogni scorcio ricorda scene viste in tv e la prima serata la passiamo tra le luci di Brooklin.
Il giorno dopo ci attende il battello per Ellis Island isola in cui un tempo sbarcavano navi piene di immigrati provenienti dall’Europa, e dove questi venivano tenuti in quarantena prima di essere ammessi negli Stati Uniti e poi Liberty Island, l’isola dove è collocata la Statua della Libertà.
Rientrati sulla terra ferma siamo saliti sul Top of the Rock al Rockefeller Center il punto più alto della città da dove ammirare a 360° tutta New York.
Ultima serata passata nella mitica e affollata Time Square!
La mattina seguente raggiungiamo in metropolitana Central Park, ma il tempo rimasto a nostra disposizione non è molto, giusto per fare gli ultimi acquisti in Broadway Street e via per l’aeroporto JFK.
Il viaggio nonostante lo sfortunato giorno dell’eclisse, è stato molto intenso e pieno di emozioni, abbiamo visto luoghi che resteranno per sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori.
Gli Stati Uniti sono grandi e non basta un solo viaggio per visitarli, quindi al prossimo viaggio negli USA!
Anna Leonelli